Tenerife. Come la -Virgen de la O- di Buen Paso divenne La Virgen de la pandemia

Tenerife. Come la -Virgen de la O- di Buen Paso divenne La Virgen de la pandemia

Comunque la si pensi sul periodo che stiamo vivendo, sugli eventi che ci stanno inevitabilmente travolgendo, non si può negare la straordinaria carica emotiva e spirituale di accadimenti che mai avremmo pensato di vivere nel nostro tempo. Più o meno a proposito, il paragone con un passato ormai lontano è stato spesso chiamato in causa, evocato in particolar modo dal termine “pandemia” che, sia pur impropriamente, si è imposto in tutto il mondo, in tutte le lingue.

È proprio in questo collegamento fra passato e presente che assume un valore straordinario, ben oltre l’arte e la maestria daniele-battaglia-pandemia (2)creativa, il dipinto di Davide Battaglia presentato il 25 luglio a Buen Paso, un sobborgo di Icod de los Vinos nel Nord di Tenerife. L’intero paese, stretto intorno alle sue autorità – il Sindaco e il Parroco dell’Eremo di Buen Paso – e al pittore, ha celebrato il ritorno nella piccola chiesa della “sua” Madonna, la Virgen de la O, opportunamente ribattezzata la Virgen de la Pandemia.

Sul finire del Cinquecento, proveniente dal Portogallo, giungeva sull’altare dell’Eremo di Buen Paso una meravigliosa Madonna lignea dipinta a vivaci colori. Veniva invocata in relazione alla gravidanza e al parto, da qui la denominazione, Virgen de la O, dove “O” indica l’invocazione che precede le litanie recitate in suo onore.

Per vicende storiche locali intricate e a volte poco chiare la statua da tempo si trova in mani private. Il desiderio di restituire alla comunità parrocchiale la “sua” Madonna ha spinto il parroco a cercare un artista che ne potesse realizzare una copia perfetta su tela, e l’iperrealismo di Davide Battaglia rispondeva all’esigenza. Fin qui i fatti essenziali.

Ma il Caso ha voluto che l’inizio del lavoro coincidesse proprio con l’inizio del confinamientodaniele-battaglia-vergin-pandemia

Con il tempo che si ferma e ogni istante che riecheggia l’eternità. Con la città che non è più città, ma sole, pioggia, aria, materia. Istanti. Con il silenzio, con il vuoto che non si riempie di cose, ma di pensieri, ricordi, speranze, sogni…

E il lavoro che entra nella tua vita e ne diventa ragione, amore, passione; spirito che si fa colore, odore di vernice. Stravolgimento. Arte e vita, vita e arte. Senti sotto la pelle, fra le dita, in ogni fibra quel Mistero della vita che si traduce in una creatura. Una creatura in carne ed ossa, carne della tua carne, o una creatura in tela e colore, che rimarrà dentro di te anche quando sarà consegnata al suo destino di prodotto umano.

Arte e vita in un’intima fusione di realtà e di rappresentazione. Il sentire dei grandi artisti del passato che si distilla in tratti di pennello che sono ormai tratti d’amore. Mai come ora avevi realmente capito le parole “creazione artistica”.

E l’urgenza, la necessità di fissare il ricordo perché la memoria dell’esperienza unica si fissi per sempre; perché l’emozione e il sentimento possano essere condivisi. Creazione nella creazione, per la creazione. La telecamera che riprende il lavoro passo a passo, che fissa i momenti e l’atmosfera, la pioggia sul marciapiede deserto, un’ambulanza lontana, silenzio. Pennellate, silenzio. Colore, silenzio. Mai avresti immaginato di vivere un’esperienza tanto intensa e totalizzante all’insegna del silenzio e dei suoi suoni nuovi. The Sound of Silence.

La Virgen diventa un film. Documento, testimonianza, arte nell’arte, eternità. daniele-battaglia-pandemia-tenerife

Un paese intero riunito per vivere con te l’esperienza più incredibile e inattesa della tua vita di artista. Mascherine, botti festivi, uno schermo, immagini condivise che scorrono; musica, parole. Preghiera, pane condiviso.

La Virgen de la O è diventata ormai la Virgen de la Pandemia. Non solo per la coincidenza temporale. Non solo perché la Messa e la cerimonia pubblica di consegna del quadro alla comunità si sono svolte all’insegna del distanziamento e della mascherina. Se l’arte è simbolo – dal greco symballo, “metto insieme” -, quest’opera ne è la vera essenza. Ha “messo insieme” il passato e il presente, il dolore e la speranza. la morte e la vita. Ha “messo insieme” una comunità stretta intorno alla “sua” Madonna, ha “messo insieme” l’arte e la vita.

Laura Carlino – evocArte s.c.

© Riproduzione riservata