Simón Bolívar: un Italo-Canario?

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Recenti studi genealogici sembrerebbero confermare la discendenza in linea diretta di Bolívar con il banchiere genovese Cristoforo da Ponte, fondatore di Garachico, e con una donna guanche. Simón Bolívar è un personaggio universale.

 

L’eredità che ha lasciato va ben oltre la propria vita. Morì nel 1830, ma le sue idee influenzarono tutti i paesi latinoamericani. Fu l’artefice dell’emancipazione sudamericana contro l’impero spagnolo.

Si era parlato in precedenza della sua probabile origine canaria, ma grazie a recenti studi dell’ Istituto Genealógico de Venezuela, sembra appurato che gli ascendenti del “libertador” fossero aborigeni canari.

Nel 2012, il direttore del Cedocam (Centro de Documentación de Canarias y América), Manuel Hernández, tornò dal Venezuela con i risultati della prima perizia genetica completa. Secondo questa perizia, Bolívar avrebbe avuto almeno due ascendenti aborigeni canari per linea materna. Come spesso succede nella popolazione venezuelana, anche Bolívar era un meticcio.

Bisogna risalire di 10 generazioni per trovare nel suo albero genealogico sangue canario. Simón Bolívar discende direttamente dal fondatore genovese della città di Garachico, Cristoforo Da Ponte.

Da Ponte, che era sposato con Ana de Vergara, ebbe una relazione extraconiugale con l’aborigena Juana Gutiérrez. All’epoca era normale che i guanci adottassero nomi spagnoli quando si convertivano alla religione cattolica.

L’altro ascendente canario sembra fosse originario di Lanzarote. Si tratta di Maciot de Bethencourt, nipote di Jean de Bethencourt, “conquistador” di Lanzarote, Fuerteventura, El Hierro.

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Maciot, primo governatore dell’isola, si sposò con la bella principessa Teguise, dando luogo ad una delle storie più popolari dell’epoca della “conquista”.

Anche qui, ci troviamo di fronte ad un ascendente aborigeno nell’albero genealogico del “libertador”. Dagli studi non si esclude che ci siano altri ascendenti canari, di cui però non si riesce a stabilire con esattezza l’identità.

Questo è il caso di una certa Ines, nata nel 1525 a La Laguna, e che si sposò con Domingo Pérez de Soto, e di cui però non si conosce cognome da nubile.

Questi parenti aborigeni sarebbero per Bolívar ascendenti in ottava generazione. Risalendo a ritroso nelle generazioni, già a partire dalla quarta troviamo cognomi canari.

Da Francisco de Rebolledo e Villavicencio, uno dei primi sindaci di Caracas, al lagunero Juan Ascanio y Guerra.

Con ogni generazione antecedente, si moltiplica la presenza canaria nell’albero genealogico di Bolívar: Juan da Ponte (1540, Garachico), Tomás da Ponte (1547, Garachico), Agustín de Herrera y Rojas (Gáldar), Martín Ascanio y Nieves (Tenerife) y Diego Sarmiento de Ayala (Lanzarote).

Nella Plaza de la Libertad di Garachico si trova la statua dell’eroe venezuelano.

Opera dello scultore di Gran Canaria Juan Jaén, si tratta del primo monumento installato in Spagna dedicato a Simón Bolívar. F.P.

Articolo di www.vivilecanarie.com