Gran Canaria. I colori del barrio de Arenales si studiano a Roma

Gran Canaria. I colori del barrio de Arenales si studiano a Roma
Las Palmas de Gran Canaria è sinonimo di colore. Le strade pittoresche e la sua multiculturalità ne fanno una città piena di vita che risveglia interesse in tutto il mondo. Il suo incanto e la sua caratteristica architettura sono stati il motivo che hanno portato Isolina Ramos, restauratrice del comune di Santa María de Guía, a studiare uno dei suoi quartieri.

Questa donna è riuscita a portare la magia del quartiere fino alla Real Academia de España a Roma, con l’obiettivo di valorizzare il mortaio e le pitture originali degli edifici di un quartiere che è stato uno dei primi accessi alla capitale grancanaria. Isolina Ramos è la terza canaria ad ottenere la borsa di studio della REA. Prima di lei l’hanno ottenuta gli artisti di Tenerife Francisco Borges e Juan Bethencourt.

La Real Academia de España a Roma nasce durante l’epoca del Romanticismo, quando esisteva il cosiddetto “viaggio a Roma”. Tutti gli artisti volevano visitare la città italiana per immergersi nella cultura classica. A partire da questo momento sono nate queste istituzioni sostenute dai paesi europei. Un luogo dove gli artisti possono disporre di uno spazio di studio, uno di raccolta e uno per realizzare i propri lavori.

Con un progetto sullo studio del colore negli edifici storici, Ramos ha ottenuto una borsa di studio per completare la sua ricerca direttamente nella capitale europea dell’arte. Arenales è stato uno dei quartieri che hanno definito l’arte neoclassica nella città grancanaria. Sorto alla fine del XIX secolo e principio del XX secolo, in un momento significativo della storia della capitale grancanaria. Si cominciava a vivere un’apertura economica con la costruzione del Muelle de La Luz y de Las Palmas de Gran Canaria, e la demolizione della muraglia che durante secoli aveva limitato la zona urbana rispetto a quella rurale, inglobando di fatto i quartieri di Vegueta e Triana. Inoltre, in quello stesso periodo nasce la figura dell’architetto, che prima non esisteva nelle isole.

Molti degli edifici di Arenales sono in stile neoclassico, realizzati da architetti provenienti da Madrid. La ristrutturazione di molti edifici e i cambiamenti che vive la città hanno spinto questa giovane donna a condurre queste ricerche. Adesso va di moda togliere l’intonaco degli edifici del XIX secolo, togliere tutti gli strati di pittura e lasciare l’edificio completamente nudo, come spiega la restauratrice, che sottolinea anche l’importanza che questi strati hanno avuto nel mantenere gli edifici nel tempo.

Questi strati hanno infatti protetto dalle intemperie ed evitato che in futuro avessero problemi di conservazione. C’è un edificio nella Calle Senador Castillo Olivares in cui sono presenti addirittura 32 strati di colore, qualcosa di veramente interessante. Conoscere la storia cromatica di un edificio, secondo le mode, e le correnti estetiche si rivela molto interessante.

La ricerca della giovane restauratrice si trova in fase conclusiva, e a breve verranno resi pubblici i risultati della ricerca e quindi i colori del quartiere di Arenales.

Tradotto dalla redazione

© Riproduzione riservata