Enoturismo – La Gomera tra viticoltura eroica e Forastera Gomera

Enoturismo – La Gomera tra viticoltura eroica e Forastera Gomera

Storia La coltivazione della vite a La Gomera risale al XV d.c. con l’arrivo dei conquistatori dal continente, questi coloni iniziarono a portare viti della specie V.vinifera da tutta Europa non solo perché il vino rappresentava un alimento, quanto per la sua importanza durante la liturgia.

Nel 1531 Hermigua rappresentava il maggior centro di produzione di vino (46% di tutta l’isola), la vicina spiaggia di Santa Catalina era inoltre conosciuta per la presenza di undici cantine. Il vino prodotto nell’isola, non veniva esportato (come nel caso della produzione di Tenerife) ma veniva usato per autoconsumo o per la produzione di grappa. Verso la metà del XVII secolo, dopo il crollo della coltura della canna da zucchero, la viticoltura diventa di grande importanza per l’economia dell’isola.

Varietá L’isolamento geografico dell’arcipelago e l’assenza della fillossera hanno contribuito al mantenimento del patrimonio viticolo, per cui sono presenti le seguenti varietá: Listán Blanco, Listán Negro, Marmajuelo, Malvasía Aromática, Pedro Jiménez, Moscatel, Negramoll, Tintilla , Castellana e Forastera Blanca ( o Forastera Gomera).

La Forastera Blanca è la perla de La Gomera, è una varietà di vite a bacca bianca, presente esclusivamente in quest’isola da 500 anni (contro i 150 anni delle viti europee), la sua unicità è data dalla lenta ma costante evoluzione che ha portato alla sua unicità genetica. Dispone di una buona capacità produttiva e una ottima resistenza verso malattie e insetti, si adatta bene a zone alte, offrendo una buona acidità, pH basso e grado alcolico elevato. Le condizioni migliori per la coltivazione si hanno con altitudine superiore a 1000 m e orientazione del vigneto a sud-ovest. I vini in cui è presenta la Forastera Blanca rappresentano il 90% della produzione vinicola dell’isola e l’80% della coltivazione viticola dell’isola.

Viticoltura La viticoltura de La Gomera si definisce “viticoltura eroica” perché: la coltivazione è eseguita su terreni con una pendenza del 30-45%, che necessitano una coltivazione su terrazze, la manodopera è difficile da meccanizzare, vi sono alti costi di produzione dell’uva e la posizione dei vigneti ne comporta un difficile accesso. Percorrendo le strade dell’isola si potranno notare a bordo strada delle carrucole (chiamati “Guinche”) che permettono il trasporto dell’uva sulle strade dai vigneti sottostanti. Il sistema di allevamento della vite più diffuso è il tradizionale “porte rastrero”, segue la pergola nella zona di Hermigua e la spalliera nei terreni più pianeggianti.

D.O. La Gomera La Denominazione di origine La Gomera, venne promossa nel 2003 dalla “Asociación de Viticultores y Bodegueros de La Gomera”, col fine di dare un impulso al settore vitivinicolo dell’isola e regolarizzare i propri vini. Questo Consiglio Regolatore, che attualmente presiede Nancy Melo Herrera, conta con l’iscrizione di 230 viticoltori e 20 cantine. Tra le marche in commercio si trovano: Bodega Insular, Alisios, Niray, Montoro, Altos de Chipude, Cinco Varas etc….

Lucia Montalbano – Dottoressa in Viticoltura e Enologia

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